102023Ott
Mese mondiale dell’Alzheimer: la diagnosi precoce può fare la differenza

Mese mondiale dell’Alzheimer: la diagnosi precoce può fare la differenza

Mese di settembre: parliamo di Alzheimer

Siamo sempre bombardati di informazioni sui problemi che saranno causati dall’aumento, nei prossimi anni, delle persone affette da malattia di Alzheimer e dalle altre demenze.

Il continuo susseguirsi di notizie rischia di provocare reazioni di rigetto: «Non possiamo farci nulla, tutto è inutile». Proprio per questo è necessario prestare attenzione al mese di settembre dedicato all’Alzheimer. La paura del futuro, del rischio di malattia di un proprio caro, il timore di non essere capaci di garantire un’assistenza adeguata al livello di sofferenza, devono essere considerati nella loro importanza, per evitare che diventino comportamenti pervasivi e paralizzanti rispetto al dovere di aiutare chi soffre.

Necessità di una diagnosi rapida e precisa.

Il mese sarà occasione per parlare e agire.

Un’altra attenzione dovrebbe essere rivolta all’assistenza domiciliare integrata. Il Pnrr ha stanziato 2,7 miliardi, ma non vi sono indicazioni perché gli investimenti prevedano spazi per forme di assistenza specifiche adatte ai bisogni del malato di Alzheimer. Come aiutare una famiglia alle prese con una grave forma di wandering («vagabondaggio», ndr)? Come agire di fronte a una famiglia in crisi, in seguito all’eccesso di fatica e di stress e non più in grado di fornire un’adeguata assistenza? Il mese dell’Alzheimer, come si può capire anche da queste righe, avrà molti problemi ai quali dedicare attenzione. Pur senza professare un ottimismo di maniera, potremo aspettarci qualche progresso, piccolo, ma pur sempre un pezzo di benessere in più per malati e famiglie

E attività di ProgettAzione

La Cooperativa ProgettAzione ha attivo da sempre un servizio di diagnosi e test precoce.
Il progetto è rivolto particolarmente a persone anziane con problemi di natura cognitiva, anche nel caso che abbiano sviluppato una qualche forma di demenza, quale il morbo di Alzheimer.

Il Progetto Alzheimer si sviluppa con  test preventivi e interventi riabilitativi che intervengono sul progressivo affaticamento cerebrale. Contribuendo a porre un freno all’invecchiamento cognitivo. Più nello specifico, la stimolazione-riabilitazione è un intervento in grado di contrastare il rallentamento e la perdita delle abilità cognitive, fra cui memoria, orientamento, ragionamento, attenzione, percezione, linguaggio e risoluzione dei problemi. Il servizio risulta adatto anche a persone che presentino iniziali difficoltà di memoria, anche in presenza di deterioramento o affaticamento cognitivo di varia natura ed intensità.
Fine ultimo dell’intervento è consentire agli anziani presi in carico di conservare il più possibile l’autonomia individuale rallentando gli effetti della demenza come della normale senescenza.

Per approfondimenti sul Mese  mondiale dell’Alzheimer: la diagnosi precoce.
http://www.cooperativaprogettazione.it/valutazione-cognitiva-e-funzioni-cerebrali/
http://www.cooperativaprogettazione.it/check-up-cognitivo/
https://www.traumacranico.net/?s=Alzheimer

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