Supporto psicologico e sostegno alla persona e alla famiglia

Il supporto psicologico alla persona reduce da una grave cerebrolesione è essenzialmente finalizzato alla ridefinizione di un nuovo senso di sé in relazione ai propri vissuti, alla propria progettualità, alle proprie aspettative future, alle attuali limitazioni e potenzialità. Ciò comporta il ricreare una continuità nella propria vita che è stata interrotta da un evento traumatico e improvviso, passando attraverso l’adattamento degli esiti permanenti di malattia, fino ad arrivare a poter convivere con le proprie limitazioni e con un nuovo senso d’identità che faccia comunque sentire appagati.

La persona con lesione cerebrale non è la sola a dover gestire una nuova e complessa situazione. Anche i familiari si trovano ad affrontare un evento altrettanto traumatico. Quando le condizioni cliniche del paziente si stabilizzano i congiunti sperimentano diversi vissuti emotivi; tra le reazioni più comuni vi sono senso di perdita, smarrimento, stress, sofferenza, ansia e reazioni psicosomatiche (disturbi del sonno, forti mal di testa, etc),. La psicoterapia in questo caso avvia il processo di “accettazione” della nuova condizione tramite complessi meccanismi di aggiustamento della propria vita e sostegno nella gestione delle problematiche legate all’evento.

In relazione ai bisogni e problematiche individuali e agli obiettivi progettuali del percorso è possibile attivare uno dei seguenti servizi:

  • psicoterapia individuale
  • psicoterapia di coppia
  • psicoterapia familiare
  • percorsi di counseling

Supporto familiare:

Attività propedeutica alle azioni di supporto alla famiglia è l’informazione. Il tema della solitudine derivante, anche della mancanza d’informazioni, accompagna i familiari nel tempo cha va dall’evento invalidate alla dimissione ospedaliera ed è presente in tutto il periodo riabilitativo.

Informazioni ed elementi di conoscenza, per ipotizzare un futuro incerto e sconosciuto, sono necessità alle quali le risposte non sono mai sufficienti.

Prevede comunicazione all’interno dei Centri di cura e degli Ospedali per garantire una “dimissione protetta” dal punto di vista sanitario, che contempli anche i risvolti sociali e psicologici.

Per la famiglia sono inoltre disponibili e facilmente attivabili:

  • Supporto psicologico per la famiglia.
  • Gruppo di mutuo aiuto.

Assistenza e supporto domiciliare, anche in funzione della conciliazione dei tempi di vita che, necessariamente, devono cambiare