232024Apr
Ictus in Italia: 75% delle persone colpite sopravvive con una qualche forma di disabilità, e di questi, la metà perde l’autosufficienza

Ictus in Italia: 75% delle persone colpite sopravvive con una qualche forma di disabilità, e di questi, la metà perde l’autosufficienza

Riabilitazione post ospedaliera di qualità. ProgettAzione si classifica al secondo posto tra le strutture riabilitative residenziali al Best Italian Health Care Awards nel 2023 per le sue attività legate al Recupero funzionale (Riabilitazione )(Reinserimento sociale) dopo un ictus o una lesione cerebrale dovuta a traumi cranici, emorragie e infarti cerebrali, o anossie da arresto cardiaco .

Ogni anno, ci sono circa 90.000 ricoveri dovuti all’ictus cerebrale.
Il 20% di questi casi sono recidive. Tra le persone colpite, il 30% muore entro un mese dall’evento e il 50% entro il primo anno. Solo il 25% dei pazienti sopravvissuti ad un ictus guarisce completamente.
Il 75% sopravvive con una qualche forma di disabilità, e di questi, la metà perde l’autosufficienza.

Quanto è importante continuare con la riabilitazione fisica e cognitiva anche dopo l’ospedale

Ictus è un termine latino che significa “colpo” (in inglese stroke). Insorge, infatti, in maniera improvvisa: una persona in pieno benessere può accusare sintomi tipici che possono essere transitori, restare costanti o peggiorare nelle ore successive.

Quando si verifica un’interruzione dell’apporto di sangue ossigenato oppure uno stravaso di sangue in un’area dell’encefalo, si determina la morte delle cellule nervose di quell’area. Di conseguenza, le funzioni neurologiche controllate da quell’area (che possono riguardare il movimento di un braccio o di una gamba, il linguaggio, la vista, l’udito, l’equilibrio o altro) vengono perse.

In Italia l’ictus è la seconda causa di morte, dopo le malattie ischemiche del cuore, è responsabile del 9-10% di tutti i decessi e rappresenta la prima causa di invalidità. Ogni anno si registrano nel nostro Paese circa 90.000 ricoveri dovuti all’ictus cerebrale. Ma cosa succede al rientro a casa? Cosa serve e chi può accompagnare la transizione tra ospedale e abitazione?

ProgettAzione si pone con ponte tra Strutture Sanitarie e Servizi Sociali

Dopo un ictus o una lesione cerebrale:  va sottolineato quanto sia importante ogni tipo di azione che accompagni e prosegua la riabilitazione extra ospedaliera. Unica  componente fondamentale per recuperare competenze e ritrovare il “ruolo sociale” della persona cerbrolesa.
Interventi e azioni che necessariamente devono prevedere un approccio specialistico.
Le attività e le terapie specifiche dipendono dalla gravità dell’ictus e dalle aree del corpo colpite. Ma in generale, la riabilitazione post-ospedaliera dei pazienti colpiti da cerebrolesione, deve necessariamente trovare continuità e proseguire nel tempo. 

Per informazioni e approfondimenti sui servizi offerti da ProgettAzione presso le sedi di:

MILANO:
Sede Centro di Riabilitazione      Via Teodosio 4, Zona Città’ Studi

BERGAMO:
Sede Centro di Riabilitazione:     Via GB Moroni, 6 Pedrengo
Sede Residenza sanitaria:           Via Europa, 20 –  Serina

Telefono centralini unico: 035 657351

Accreditamenti Regione Lombardia:

  • Centro Diurno Disabili – CDD per Gravi Cerebrolesioni Acquisite  –  d.g.r. n. 9093 del 13/03/09 per 14 posti
  • Servizio Formazione all’Autonomia- autorizzazione al funzionamento Comune di Pedrengo e ASL Bergamo
  • Residenza Sanitaria Disabili – RSD per Gravi Cerebrolesioni Acquisite”, dgr 3676 del 2/7/2012

https://www.traumacranico.net
http://www.centroricreazione.it
http://www.formazionesocialeclinica.it
http://www.cooperativaprogettazione.it

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