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Disabilità cognitiva e intellettiva: sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana.

Disabilità cognitiva e intellettiva: sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana.

Alla fine dell’età scolare, intorno ai 18 anni, le persone con disabilità cognitiva e intellettiva faticano a trovare adeguati percorsi per mantenere e sviluppare le proprie competenze. Cosa fare?

Disabilità cognitiva e intellettiva- Al termine del ciclo formativo e scolastico,una persona con disabilità cognitiva può intraprendere l’inserimento nel mondo del lavoro, la frequenza di un centro diurno di assistenza, l’occupazione protetta presso una cooperativa di tipo B, una nuova formazione professionale o la semplice vita in famiglia.
Tutti questi percorsi però rischiano di privilegiare l’attività stessa rispetto alla componente cognitiva, intellettiva e relazionale.
Presso i Centri di Progettazione, le persone con disabilità cognitive e relazionali, possono accedere a percorsi e servizi personalizzati che riguardano:

  • Mantenimento e sviluppo delle capacità di gestione della vita quotidiana;
  • Mantenimento e sviluppo delle capacità cognitive;
  • Mantenimento e crescita delle autonomie e della socializzazione, attraverso progetti individualizzati da realizzarsi;
  • Valutazione e sviluppo delle abilità lavorative;
  • Sostegno psicologico alla persona ed ai familiari.

Disabilità cognitiva e intellettiva La disabilità intellettiva non esclude il piacere della conoscenza, lo sviluppo del sapere individuale, la scoperta e l’approfondimento, la soddisfazione di nuove competenze e lo sviluppo delle passioni. La disabilità cognitiva non esclude né cultura, né sapere.

Disabilità cognitiva e intellettiva

Approfondimenti La legge n. 104/1992 (legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), pubblicata in G.U. 17 febbraio 1992, n. 39, S.O., all’art. 1 comma 1, recita: “La Repubblica: a) garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società”. All’art. 3 continua indicando i soggetti aventi diritto: “1. È persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. […] 3.Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità”.

Per maggiori informazioni consultare i seguenti link:
http://www.cooperativaprogettazione.it/disabilita-cognitiva-2/
https://www.traumacranico.net/destinatari/

INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI presso i Centri della Cooperativa Progettazione.

– a Milano in Via Teodosio, 4 – Tel: 02 70638795
– a Pedrengo (BG) in Via G. Battista Moroni, 6 – Tel: 035 657351  
– a Serina (BG) in  Via Europa, 20 – tel. 0345.65185

info@cooperativaprogettazione.it

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