282016Nov
Al lavoro dopo un ictus: un nuovo Laboratorio di PSICO-EMO-MOTRICITA’

Al lavoro dopo un ictus: un nuovo Laboratorio di PSICO-EMO-MOTRICITA’

L’obiettivo è sempre puntato sulla riabilitazione funzionale alla ripresa di un posto in società e al lavoro dopo un Ictus, o un Trauma Cranico.

C’è un sole, poi, che brucia dentro ciascuno di noi. Una sorta di energia dimenticata, a cui troppe volte i nostri modi di organizzare il tempo educativo sono sordi. È l’energia del corpo in movimento, del corpo che salta, che corre, che danza.

Con il laboratorio di psico-emo-motricità, si è voluto sperimentare la possibilità di estendere al mondo adulto il modello pedagogico della psicomotricità educativa e preventiva che offre la possibilità di valorizzare sé stessi e di percepirsi come soggetti competenti attraverso il gioco in un contesto di gruppo.
Con questa proposta è stata incentivata la promozione del benessere individuale e relazionale, sostenendo l’emergere di tutte le manifestazioni emotive. Si è voluto offrire la possibilità di poter esprimere liberamente le proprie emozioni, legittimandole come parte integrante della personalità di ognuno e permetterne il confronto all’interno di un gruppo non giudicante. Sono stati offerti momenti sensoriali ed espressivi, che hanno chiamato in causa il corpo, per favorire la percezione della propria fisicità e la libera espressione di sé, nei modi e tempi che ognuno si è sentito di esprimere in modo libero, per favorire una maggior consapevolezza della propria fisicità, delle proprie abilità e competenze; da utilizzare come punti di forza anche nella quotidianità.

La condivisione all’interno del gruppo ha favorito, stimolato e facilitato la formazione di un pensiero riflessivo, nonché di confronto e sostegno. L’emergere inevitabile di diversità all’interno del gruppo ha incentivato la consapevolezza e la legittimazione, nelle persone, di poter essere diverse senza venir per questo giudicate, o considerate migliori o peggiori di altre, anzi è stata riconosciuta come ricchezza l’originalità e l’unicità di ogni individuo, favorendo il rafforzamento dell’autostima.

All’interno di un Setting prestabilito caratterizzato da: un rituale di inizio; un momento di attivazione e sperimentazione (libera, semi guidata, guidata in base alle necessità/esigenze); un rituale di distacco e di rilassamento; un momento di rielaborazione grafica e un momento di condivisione e verbalizzazione dell’esperienza; sono stati proposti diversi oggetti di utilizzo psicomotorio classico (es. teli, corde, cerchi, bastoni, palle…), nonché materiali di recupero (es. giornali, cartoni, tubi, rocchette ecc..). Questi oggetti hanno permesso la sperimentazione e presa di coscienza della propria sensorialità, nonché creatività di ognuno, incentivando la libera interazione ed espressione tramite uno o più oggetti, o attraverso l’utilizzo del proprio corpo in movimento, sia in modo individuale che in relazione con gli altri.

Molto significativi i due momenti (iniziale e finale) di confronto e condivisione all’interno del gruppo che hanno permesso la creazione di un senso di appartenenza, di arricchimento, di ascolto, di confronto e di sostegno.

Con l’obiettivo sempre puntato sulla riabilitazione funzionale alla ripresa di un posto in società e al lavoro dopo un Ictus, o un Trauma Cranico.

Come conclusione annuale di questo laboratorio si è pensato di preparare una mostra che “racconti un po’ di noi” e che permetta di avvicinare a noi e al mondo della psicomotricità chi verrà a vederla, speriamo venga accolta da diverse zone del nostro territorio…. Vi aspettiamo!!!

Per informazioni:
https://www.traumacranico.net/riabilitazione-2/riabilitazione-post-lesione-cerebrale-bergamo/laboratori-occupazionali/

lavoro dopo un ictus

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