Laboratori per riapprendere: ecco la strada

I laboratori per riapprendere  e sperimentarsi si configurano come uno spazio di valutazione, sviluppo e potenziamento delle abilità proprie, per un possibile inserimento lavorativo.Sono un servizio a bassa protezione, specifico per persone con disabilità acquisita in seguito ad una cerebrolesione.

Vengono realizzati attraverso progetti individualizzati volti a valutare, favorire e/o potenziare le abilità spendibili nel mondo del lavoro.

L’orario e la frequenza sono stabiliti secondo i bisogni individuali e il progetto educativo individualizzato (PEI), con la possibilità di percorsi occupazionali integrativi sul proprio territorio di residenza.

L’obiettivo principale è l’acquisizione e il potenziamento di prerequisiti di abilità utili all’inserimento lavorativo quali capacità produttiva, collaborazione, autonomia operativa, organizzazione e gestione dei tempi e spazi di lavoro, riconoscimento dei ruoli/gerarchie e mantenimento di un comportamento adeguato.

Le attività proposte riguardano principalmente lavori di segretariato (archiviazioni, scansioni, catalogazioni), assemblaggio, gestione siti internet e rete web, gestione di negozi di ecommerce.

Come lavoriamo:

Presso i laboratori si attivano azioni valutative, formative e riabilitative focalizzate su:

  • capacità metacognitive: ogni abilità o strategia di compenso delle difficoltà appresa in riabilitazione che si basa su competenze metacognitive aiuta il soggetto a generalizzare e trasferire queste competenze ai compiti quotidiani nel contesto ecologico. Interventi a favore del potenziamento del funzionamento metacognitivo includono, ad esempio, un training sulla consapevolezza e riabilitazione di gruppo.
  • motivazione: il trauma determina in genere perdita di motivazione (in generale alla riabilitazione e al rientro al lavoro).
  • disturbi emotivi: reazioni psicologiche individuali al trauma, di natura depressiva o ansiosa, difficoltà ad accettarsi.

Lavorare su queste componenti permette al soggetto di porsi degli obiettivi e di pensare ad un reinserimento anche lavorativo, e influenza il successo a lungo termine.

Rispetto al reinserimento lavorativo in particolare, un accompagnamento al lavoro include la definizione di compiti modificati, l’adattamento della postazione lavorativa, dell’ambiente fisico, dei ritmi lavorativi e una stretta comunicazione con il referente lavorativo. Un supporto al datore e ai colleghi di lavoro permette la comprensione delle difficoltà del paziente, delle sue capacità e delle strategie per compensare i deficit.

Il supporto alla famiglia lavora sullo sviluppo di aspettative realistiche rispetto alla capacità lavorativa del soggetto e sul sostegno emotivo e pratico.

 approfondisci: ricomincio a lavorare

COOPERATIVA B